Roma –Con il muso lungo, ma bonario e sorridente, l’eurostar della Lega, Mario Borghezio, rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni. “Sono stanco del viaggio, e della politica”, è la prima cosa che dice, sbracciandosi la giacca nel fresco settembrino della capitale. Il nostro inviato l’ha seguito.
“Dott. Borghezio, ma perché i politici quando tornano da un viaggio all’estero il primo piede che mettono a terra è a Roma?”
“E che ne so, ragazzo. Il biglietto non l’ho mica fatto io”.
Poi la conversazione si scioglie, nel tepore di un caffè romano dietro l’aereoporto.
“Torno da Colonia esterrefatto. Tutta colpa di Maometto”.
“Di Garibaldi, vuole dire…”
“Di Garibaldi e di Maometto”.
Seduti nel bar, l’euroleghista Borghezio racconta della disavventura in Germania, di quanto sia difficile al giorno d’oggi dirsi anti-islamico.
“Non si può parlare. E’ evidente che siamo di fronte a una cospirazione mondiale.”
Ma nel congedarsi anticipa che presto sarà ospite in una trasmissione de La prova del cuoco.
20 settembre 2008
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