19 settembre 2008

Editoriale numero 1

Mikrocosmos è davanti ai nostri occhi. Sul monitor.
La necessità di lasciarlo evolvere in un giornale satirico è dettata dall’evolversi degli eventi.
Eventi che ci hanno fatto sentire impotenti, ci hanno messo indignazione e tagliato le braccia.
La satira, a questo punto, appare come un antidoto. O una reazione fisiologica. Una soluzione fisiologica, iniettata –nel nostro caso- nei bulbi oculari del lettore. Che molto spesso è apparso demotivato, rassegnato, poi di nuovo irato, schifato. Stanco.
Questa estate ha visto di tutto. Un collage brutale di fatti e astrologie, e ogni organo di informazione cercava di interpretarli, o peggio di mistificarli.
Ecco, mikrocosmos si propone questa responsabile ed umile missione: raccontare i fatti.
Laddove per fatti, beninteso, non s’intende la verità ufficiale e istituzionale.
Solo oggi ci sarà qualcosa in meno nel nostro giornaletto, per questioni di organizzazione. Ma tant’era la voglia di uscire oggi stesso!
Finché possibile, si cercherà di sorridere insieme, pacificamente, liberamente. Cioè, finché la libertà di satira nel nostro paese è garantita.
Mikrocosmos è in questo modo anche un divertente igrometro per saggiare il grado di umidità nella democrazia italiana.
Mikrocosmos è stato ideato per mettere di buon umore.
Mikrocosmos sostiene la rivoluzione: quella del cuore. Perchè è da lì che parte il resto; il sangue.

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